Assegnazione borse di studio SPI 2020
La Società Paleontologica Italiana (SPI) ha bandito per il 2020 due borse di studio per finanziare soggiorni di studio e ricerca all’estero, comprendenti soggiorni presso laboratori scientifici, visite presso musei oppure attività di terreno. Le borse, dell’importo di 2000 Euro ciascuna, sono riservate ai Soci SPI (dottorandi, neodottorati senza contratto e post-doc).
Sono pervenute nove candidature. Il Consiglio SPI dopo aver esaminato con attenzione i progetti di ricerca e il curriculum scientifico dei candidati, ha deciso di finanziare i progetti di Valentina Rossi e Flavia Strani, evidenziando la qualità, l’originalità e la fattibilità economica dei loro progetti. Il Consiglio ringrazia anche gli altri candidati i cui progetti dimostrano l’alta qualità della ricerca dei giovani paleontologi italiani.
Di seguito vengono riportati i riassunti dei progetti presentati dalle due vincitrici.
VALENTINA ROSSI
Analisi del sistema pigmentario tegumentario, oculare ed interno del teleosteo Mene rhombea (Volta, 1796) dell’Eocene di Bolca
L’analisi del colore fossile è importante per lo studio dell’evoluzione del colore tegumentario e per le inferenze riguardanti l’habitat e il comportamento degli animali antichi. Recenti studi su diversi fossili di vertebrati hanno rivelato che diversi organi interni possono essere riconosciuti usando i melanosomi fossili. Tra i fossili eccezionalmente ben preservati del Korservat-Lagertatten di Bolca, molti preservano l’evidenza di occhi, pelle e pattern tegumentari. Recenti scavi nel sito della Pesciara hanno rinvenuto un esemplare del teleosteo eocenico Mene rhombea con i resti della pigmentazione della pelle. In particolare, Il fossile mostra evidenti tracce delle strie suborizzontali della porzione tegumentaria epiassiale. Inoltre, il materiale organico di colore scuro preservato nell’occhio e in alcune zone dell’addome potrebbe derivare dai melanosomi provenienti rispettivamente dai diversi tessuti dell’occhio e organi interni. Lo studio prevede l’utilizzo del microscopio elettronico a scansione per l’analisi della struttura della pelle (epidermide e derma) e di eventuali cellule pigmentarie preservate (cromatofori e melanosomi). Infine, l’utilizzo della spettroscopia Raman confermerà la presenza della molecola di melanina fossile e il suo stato di preservazione. Questo progetto si propone di essere il primo a investigare non solo il colore originale ma anche l’anatomia interna delle parti non mineralizzate di un teleosteo di Bolca.
FLAVIA STRANI
Paleoecology of Late Pleistocene equids from La Carihuela
Fossil Equus taxa are usually considered strict grazers that mostly occupied a single type of habitat (open grasslands) through the whole Pleistocene. During the Late Pleistocene two Equus species, E. ferus and E. hydruntinus, are found associated in many fossil localities and the niche partitioning mechanisms employed by these equids to avoid competition in sympatric conditions is a matter of major interest in paleoecological studies. The Late Pleistocene locality of La Carihuela (Iberian peninsula) yielded a rich collection of E. ferus and E. hydruntinus material, thus representing an optimal laboratory to investigate their paleoecology. Teeth represent a pivotal source of information on dietary behaviours of fossil vertebrate, and by examining dental microwear patterns produced by the ingested food during the mastication it is possible to obtain information about the short-term dietary behaviour of an animal. Through the Paleoecology of Late Pleistocene equids from La Carihuela project dental microwear patterns of E. ferus and E. hydruntinus from La Carihuela will be analysed to reconstruct their feeding behaviours and investigate their niche occupation, if difference in diet played a key role to avoid competition or if other adaptations allowed for a successful coexistence of this two equids in the same region. The project will be conducted at the Department of Earth Sciences of the University of Zaragoza (Spain).
Scritta da Luca Jaselli il 18 maggio 2020.


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