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Così Lontano Così Vicino: L’Uomo di Ceprano a 30 anni dalla scoperta

Su indicazione di Luca Bellucci (Università di Firenze) segnaliamo che mercoledì 13 marzo alle ore 09.30 sarà inaugurata l’esposizione del “Cranio di Ceprano” al Museo Civico Preistorico “Pietro Fedele” di Pofi (Frosinone) per celebrare il trentennale della scoperta di uno dei reperti paleoantropologici più importanti rinvenuti in Italia. Per la prima volta in assoluto sarà esposto al pubblico fino al 13 aprile.

Il “Cranio di Ceprano”, scoperto dall’archeologo preistorico Italo Biddittu nel 1994 a Campogrande nel bacino di Ceprano, è un reperto cruciale negli studi sull’evoluzione umana ed è stato ascritto alla specie Homo heidelbergensis. Questo fossile rappresenta infatti uno dei più significativi ritrovamenti del Pleistocene Medio in Italia ed è stato datato a circa 400 mila anni. Il “Cranio di Ceprano” è fondamentale per comprendere le dinamiche complesse e non lineari che hanno portato alla nascita della nostra specie, Homo sapiens, da un lato e degli ormai estinti uomini di Neanderthal dall’altro, a partire da un comune antenato più antico, Homo
heidelbergensis
 appunto.

Nel Museo Preistorico di Pofi è possibile inoltre ammirare anche gli strumenti di questa umanità arcaica, come i bifacciali o “amigdale”, e gli animali che sono vissuti insieme a Homo heidelbergensis, come l’iconico Elefante Antico, proboscidato estinto alto fino a 4 metri. 

Nella giornata celebrativa del 13 marzo e come da programma allegato interverranno esponenti del Ministero della Cultura, dell’Istituto Centrale per l’Archeologia, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone e Latina ed eminenti ricercatori di differenti Istituzioni che, nel corso degli anni, hanno studiato il “Cranio di Ceprano” e il suo paleoambiente.

Ulteriori informazioni nel file: Programma giornata celebrativa Cranio di Ceprano 30

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